I Cacciatori Erranti

Per alcuni è un ritorno al futuro per altri è la prima "visita"!
Credete di essere pronti? Non lo siete affatto.
Non avete la minima idea di quante cose siano successe.
Il Futuro è cambiato.
I giocatori sono cambiati.
E anche le regole sono diverse.

Nell'oscuro futuro di un tempo. le MegaCorporazioni dominavano il mondo dai loro giganteschi grattacieli, annulando ogni resistenza con eserciti di cyborg assassini. Mentre le bande di boosters scorazzavano per la sconvolta giungla urbana, la festa senza fine andava avanti, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, nei night club più trasgressivi, nei bar più alla moda e nelle strade più pericolose del post-olocausto. Ma questo avveniva prima del Crollo, prima degli oscuri giorni del 203x.

Ora, il campo di battaglia appartiene ai nuovi Signori della Strada.
I Reef dal DNA mutante si scontrano contro possenti corpi biometallici dei Corpore Metal.
I giganteschi robot dei Desnai assalgono i mastodontici mostri creati nei laboratori dei Riptide. I guerrieri da strada del Rolling State usano al massimo le proprie nanomacchine simbionti per sopraffare le gigantesche armi cibernetiche degli Edgerunner urbani.


Preparatevi a dominare la strada!

^__________^ Qualcuno vuole fare un Post-Cyberpunk??

io no

Beh dai proviamoci almeno!
Dai dai dai dai dai dai dai dai dai !

Secondo me il gioco è fantastico

Io voglio i vampiriiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!

Aleeeeeeeee!!!!!!!!!!!

Lord Lance ha scritto:^__________^ Qualcuno vuole fare un Post-Cyberpunk??

Bhe... infondo... insomma...
NO!

Ovviamente a me l'idea piace ... Ma sicuro Mikko di volerti infilare in un'altra Masterata?? Piuttosto facciamo sul serio un paio di sessioni di Vampiri, che dovresti avere qualcosa di pronto.

In ogni caso, si sa che se il Master non è in vena, le cose vanno male, quindi se vuoi un pò di Cyberpunk, io direi che si può fare. Naturalmente, se la maggioranza è così contraria, c'è poco da dire...

Ale se vuoi fare vampiri vai tranqui mi sa che per un bel pò sarò solo un PG. Se vuoi ti porto anche i libri che ho!

Pensavo da questa affermazione non avessi tempo di curare una campagna, non è che ti è solo passata la scimmia di Vampiri, spodestata da quella di Cyberpunk?
Lo dico perchè io per varie vicissitudini degli altri master, giustamente presi da impegni vari, ho dovuto arrabattare una campagna di hunter e pure un paio di avventure per quella merda di MASH, quando avevo già parecchie idee e passione per Vampiri che, testimoni gli altri, mi sono invece rifiutato di masterizzare senza un tuo consenso visto che avevi iniziato tu il discorso e sembrava ci tenessi a proseguire.
EVO e Tesla sono due campagne che ci prendono e ci piacciono, per me bastano per ora, se poi MI si presenterà l'occasione e ci sarà la comune volontà di farlo, c'è Vampiri da proseguire come discorso.


Poi, essendo una serata di gioco va bene tutto e vado dietro al gruppo, ma almeno la mia opinione la dico senza sviare l'argomento e senza derogarla agli interventi altrui come certi venditori di computer da strapazzo e certi tricapezzoluti!...

La maggioranza vince niente da dire vorrà dire che nn masterizzo nulla e me la metto via!

No vampiri mi piace molto e ho ancora tutto pronto ma non mi và di masterizzare un gioco con uno di fianco che sà a amemoria le regole e che "giudica" l'operato! preferisco giocarci da giocatore che tanto mi diverto uguale se non di più!

Sono stato master di cyberpunk 2020 per anni e mi è sempre piaciuto ho voluto prendermi il manuale della V3 cosi tanto per fare ma mi è piaciuto talmente tanto (è uguale all'ultimo libro di sterlin La rete spezzata) che in 2 ore di tempo ho buttato giù una bella linea guida per la campagna. Mi sarebbe piaciuta giocarla in quanto conosco benissimo l'universo cyberpunk e ne sono sempre stato un appasionato divoratore di libri (neuromante, monna lisa cyberpunk, la rete spezzata ecc...).

Non nego che un pò ci sono rimasto male, non avevo dubbio del no del Re, ma non mi aspettavo quello di luca giocatore per anni.

Mi ricordo un certo EVO che Luca e il Re non volevano giocare e che invece sembra prendere.

Comunque continuerò a scrivere la storia qui sperando che a qualcuno venga la voglia di giocarci.

Non mi sono ancora espresso, ma come Andrea anche io sarei favorevole a giocare..unica condizione è che sia una campagna duratura, perchè spesso ci si fa prendere dagli entusiasmi ma poi dopo due sessioni si molla tutto!
Anche a Massimo piacerebbe tornare a giocarci da quel che mi ha detto!
Dispiace anche a me questo rifiuto da parte della maggioranza, ma tant'è!
Credo sarà difficile avere occasione di trovarsi in un'altra serata.....

Io non voglio essere cattivo, ma essendo ormai tutti adulti evito finti buonismi e dico chiaro e tondo quello che penso, chiedo scusa in anticipo per i miei modi bruschi di esprimermi.

1) hai voluto fare i lupi mannari. Giocato molto volentieri anche se a metà campagna c'era confusione e non capivo piu che obbiettivi avevamo.

2) hai voluto fare vampiri perchè i lupi non ti piacevano più. Va ben mi dispiace per i lupi ma ti accontento e gioco a vampiri che dopotutto non mi dispiace.

3) sei GIUSTAMENTE mancato per un po causa Camilla ( lo trovo normalissimo e non ho nulla contro ci mancherebbe ), ti abbiamo chiesto se potevamo giocare a vampiri e tu hai sempre fatto capire che eri contrario dato che avevi cominciato tu a masterizzare etc etc.. OK ti abbiamo aspettato e nel frattempo abbiamo giocato a hunters.

4) torni a giocare e dici che non vuoi piu fare vampiri perchè c'è gente che sa le regole a memoria e vuoi giocare a cyberpunk che è bellissimo e fighissimo...

No grazie io sto giro passo.

PS: EVO a me non entusiasma per nulla ma almeno il master è coerente...

Ok ma stavolta appunto perché siamo adulti me la prendo si parla di GIOCO non smetterò mai di dirlo!

E leggevo il tuo post e mi immaginavo i bambini che si spingono e dicono non gioco più con te!
Parlando di adulti appunto!

Mikko ha scritto:Mi ricordo un certo EVO che Luca e il Re non volevano giocare e che invece sembra prendere.

Non ho voglia di aprire altre discussioni a riguardo, ma ti posso garantire che EVO non mi prende come pensi tu, ed il motivo già lo spiegai a suo tempo.
Poi ovviamente la maggioranza ha scelto di giocare e vabbè, giochiamo...


Riguardo al cyberpunk: non sono un amante del genere, quindi se posso lo evito. Un pò come le olive...
Vorrei sperare che tu non te la prenda per questo.

Alcuni punti che mi pare utile chiarire:

Punto uno:

Mikko ha scritto:No vampiri mi piace molto e ho ancora tutto pronto ma non mi và di masterizzare un gioco con uno di fianco che sà a amemoria le regole e che "giudica" l'operato! preferisco giocarci da giocatore che tanto mi diverto uguale se non di più!

Il problema non sta nelle regole, per cui peraltro non esiste individuo più approssimativo di me, ma nell'ambientazione, il WoD è basato sulla tensione dovuta al fatto che i giocatori si muovo in un sistema estremamente precario di equilibri di potere, il loro obbiettivo di sopravvivenza è primario e il loro strumento è la conoscenza delle regole sociali e degli schemi di potere per giorstrarsi in un contesto avverso che però sono forzati a tollerare.
Se togli questo, non è più WoD ma un qualsiasi gioco con personaggi con superpoteri e la cosa mi sembra uno spreco. Tutto in mia opinione eh.

Punto due:

L'ambientazione di Cyberpunk 3010 non mi piace, ieri mi sono messo con spirito propositivo a spulciare il manuale ma francamente mi è parso perggio di quello che pensassi, un mio limite. Tuttavia come già detto, questa è una mia opinione e in ogni caso mi rimetto alla decisione della collettività (Tant'è che già pensavo di fare il saggio corpore metal nel caso).

Punto tre:

Non ho nulla contro le campagne corte se ben organizzate. Riprendo il discorso di Luca. Quando hai proposto Warewolf io ho storto il naso perchè avevo in mente The Apocalypse che non mi era mai piaciuto, tuttavia hai presentato bene la campagna, l'introduzione in società, il territorio da definire, l'ombra dello spirito leggendario che ha sterminato il branco, la campagna mi aveva preso ed ero contento del personaggio (anche se sukava a bestia), poi che è successo? Nell'ordine: Fantasmi di scalatori suicidi, i puri, il tatuato che ammazza il capo, lo spirito della città, il coccodrillo parlante, il cadavere sparito, l'ibrido umano vampiro, e la campagna si è persa nella confusione, vittima, presumo, anche di una tua perdita di interesse. Alla luce di questo, quando ti ho sentito dire riguardo a Vampiri: "Dimenticatevi i personaggi che avete fatto che cominciamo con dei neonati" un pò mi sono allarmato. Puoi biasimarmi/ci se adesso ci andiamo un pò con i piedi di piombo?

Punto quattro, che esula un pò dal discorso:

Tutta questa storia della campagna di Vampiri mi ha un pò urtato. Io non ho mai preteso di prendere in mano la campagna, ho semplicemente; in preda all'entusiasmo e alla passione per un'ambientazione che ho già vissuto da giocatore e da master, proposto, in occasione della tua assenza, di gestirla io, alcuni hanno espresso entusiamo ma quello che ho sempre detto è che spettava in primis a te dare l'ok alla cosa perchè giustamente avevi la priorità. Hai vantato il tuo diritto, difatti me la son messa via malgrado le lusinghiere insistenze di alcuni.
Come succedaneo ho condotto una più o meno divertente campagna di hunters e la cosa sarebbe andata benissimo se solo non te ne fossi uscito con questo tardivo ripensamento dovuto, presumo, ad un calo di interesse per Vampiri (dejavù da Warewolfs) e alla nuova scimmia per Cyberpunk.
Col senno di poi avremmo potuto dunque giocare una più produttiva e divertente campagna di Vampiri che avrebbe divertito me e seguito il desiderio del gruppo, ma così non è stato.

Non sono uno che serba rancori, non lo faccio per cose ben più serie nella vita, figuriamoci per un gioco, quel che è stato è stato, ma mi permetto di trarre una mia valutazione dall'accaduto.

Io riesco a comprendere benissimo i punti che Luca a enumerato, e rispetto il suo modo di vedere la cosa. in qualcuno ovviamente mi trova perfettamente d'accordo, vedi il discorso "Vampiri è mio!!" e dopo qualche mese "Fatelo pure!", ovvio che può urtare la nostra sensibilità e pazienza.
Vorrei però buttare lì altre due cosette nel calderone.

Perchè ci troviamo a giocare insieme il venerdì?
Per due possibili motivazioni, e ciascuno di noi istintivamente si pone lungo una linea che unisce queste due motivazioni:
GIOCARE DI RUOLO [] [] [] [] [] [] [] [] [] [] PASSARE LA SERATA CON AMICI

Se a uno di voi desse fastidio uno dei giochi di ruolo, sarebbe disposto a dire "io in quelle settimane non vengo?"
E se qualcuno di voi si trovasse meno bene con un altro giocatore, direbbe "io se c'è lui non vengo?"

Se c'è un gioco che mi piace meno, io lo gioco comunque, anche perchè lo sto giocando con altre persone e mi diverto a stare con loro.
Se c'è una persona che mi piace meno, io vengo comunque, e tutt'al più mi "interfaccerò" meno frequentemente con lui, e preferirò d'istinto farlo con gli altri.
Se la maggioranza di voi non mi piacesse, o la maggioranza dei giochi giocati non mi piacesse, ovviamente non verrei più... Ma questo è abbastanza comprensibile.

Anche perchè, come già successo a Vicenza in passato, se all'interno di un gruppo in cui ci si trova per giocare di ruolo (che è più impegnativo e continuativo di uscire a ballare o a mangiare una pizza) due persone si mandassero a fanculo totale, e non volessero assolutamente più vedersi, tutto il resto del gruppo deve fare una scelta: o stare con uno, o stare con l'altro. Una scelta dolorosa: ma dato che la serata è una sola, io mi troverei a dover continuare a vedere solo uno dei due amici, per quanto magari mi trovassi abbastanza bene con entrambi. E non si arrabbi quello estromesso (a maggioranza) dal gruppo, perchè non è che di colpo lui non è più mio amico, e l'altro sì, è semplicemente che la serata è una, il tempo e poco, e non riuscirò più a frequentarlo...

Poi c'è un altro elemento: cos'è un amico? Nel mio caso, vi voglio bene perchè condividiamo diverse passioni, e quindi è piacevole trascorrere del tempo con voi, ma non mi frega assolutamente niente se non vi ricordate il mio compleanno, o non conoscete dove abito, o se prendete il PC da un'altra parte...
Ad esempio sarei triste se mi giudicaste un cattivo amico perchè non mi ricordo le date dei vostri compleanni... Non mi frega un cazzo dei vostri compleanni, ma questo non vuol dire che non vi voglia bene. Se non avessi le svegliette nel cellulare che mi avvisano, probabilmente non vi farei nemmeno gli auguri.
I miei parenti non li vedo da anni, e difficilmente faccio la telefonata a Natale, che tanto è ipocrisia pura, visto che penso a loro si e no una volta l'anno...
La mia famiglia sono le persone con cui sto meglio e con cui passo del tempo insieme.

Anche il Max è un amico, così come Alberto o il Kikkone (nell'altro gruppo): in breve sono persone con cui sto bene, che come già detto condividono passioni comuni, con cui sono stato a contatto per un bel pò, ma che per diversi motivi, hanno deciso di staccarsi dalla nostro "Party" per seguire la loro via. Ovvio che se la settimana avesse 14 giorni, di 48 ore ciascuno, forse riuscirei a dedicare una serata al gruppo di Lonigo, una a quello di Vicenza, una per trovarmi con Arva a casa sua a giocare con l'Xbox, e un'altra per trovarmi col Kikkone a giocare giochi da tavolo.
Purtroppo non è così, e sono costretto ad una scelta, la quale mi impone di "abbandonare" alcune persone con cui di base starei bene. Magari ogni tanto mi viene da dire "gli faccio una telefonata", ma poi gira gira ci si stacca sempre di più, ma non ci vedo nulla di terribile. Se tornassero (come a volte capita, a Vicenza) li riaccoglierei subito nel "Party", come se fosse passato solo un giorno da che ci siamo separati.
Ed è ovvio che se il Beppo mi chiede un favore, sono un pò più incline ad assecondarlo, giusto perchè ci si vede più spesso. Se il Max mi chiama per vedere un qualcosa sul suo computer, in quel momento lo sto vedendo al 50% come amico, e al 50% come cliente. Ma mi sembra abbastanza spontaneo tutto questo: se mi faceste richieste tutti regolarmente mi ritroverei ad odiarvi perchè mi occupereste 1 o 2 sere a settimana... ^___^
L'unica certezza in tutto questo discorso è che non vi inculerei apposta, perchè questo si che lo vedo come un valore sacro.

Se ci credete, ho passato un paio d'ore a scrivere a ruota libera, e non so dove sono arrivato esattamente, ma ci tenevo a blaterare un pò in libertà.

PS: Cos'è il RITRONO al futuro?? Una sorta di ri-elezione che avverrà??

Molto toccante ma mi pare nessuno abbia tirato in ballo temi così alti!
E' normale avere simpatie, antipatie o indifferenze, io sono una persona estremamente pragmatica nelle relazioni sociali, il venerdì sera vengo li a giocare, ovvio che se mi steste tutti sulle balle non ci verrei ma è anche ovvio che ho sintonia maggiore con alcuni piuttosto che altri. Tuttavia per il venerdì sera è mia priorità trascorrere del tempo di qualità, e questa qualità non è detto sia parallela o proporzionale alle mie simpatie o antipatie. Quando muovo una critica la faccio ad un giocatore o ad un master, avendo la capacità di scindere, non giudico la persona perchè in questo contesto sarebbe futile e fastidioso.

infatti noi siamo amici ma come giocatore di star wars mi detesti

Sysmin ha scritto: infatti noi siamo amici ma come giocatore di star wars mi detesti

A dire il vero no, so che non ti piace e anche se potresti sforzarti di più capisco la tua posizione, ti detesto invece quando agisci in maniera incomprensibile solo per far torto al master o a qualche giocatore...

Perchè ci troviamo a giocare insieme il venerdì?
Per due possibili motivazioni, e ciascuno di noi istintivamente si pone lungo una linea che unisce queste due motivazioni:
GIOCARE DI RUOLO [] [] [] [] [] [] [] [] [] [] PASSARE LA SERATA CON AMICI
Se a uno di voi desse fastidio uno dei giochi di ruolo, sarebbe disposto a dire "io in quelle settimane non vengo?"
E se qualcuno di voi si trovasse meno bene con un altro giocatore, direbbe "io se c'è lui non vengo?"

Se c'è un gioco che mi piace meno, io lo gioco comunque, anche perchè lo sto giocando con altre persone e mi diverto a stare con loro.
Se c'è una persona che mi piace meno, io vengo comunque, e tutt'al più mi "interfaccerò" meno frequentemente con lui, e preferirò d'istinto farlo con gli altri.
Se la maggioranza di voi non mi piacesse, o la maggioranza dei giochi giocati non mi piacesse, ovviamente non verrei più... Ma questo è abbastanza comprensibile.

Bravo mi trovi pienamente daccordo! Restando su questo argomento sappiate che il Max e la sua dolce metà vorrebbero tornare qualche venerdi a giocare con noi. Per la Sara va benone direi ma il Max.... non so .... scherzoooo ovviamente


P.S.: Ritorno al futuro perché Luca e il beppo hanno già giocato a cyberpunk

Non demordo comunque:

Era inevitabile che le Megacorp più potenti arrivassero allo scontro. Tre guerre minori erano già esplose come bolle piene di pus, durante il regno delle Megacorp, ma la quarta eclissò tutto il resto per obiettivi e barbarie.
Conflitti in pieno dispiegamento di forze esplosero nel cuore delle più grandi città del pianeta; una guerra intestina dove spesso i combattimenti erano vicini di casa. Con l'inasprirsi del conflitto arrivarono persino a usare armi nucleari dentro le città, un tabù che nemmeno i più accerrimi nemici, le superpotenze della "guerra fredda", avevano mai osato infrangere. In risposta, gli imponenti eserciti dei governi superstiti si mossero contro le Megacorp che li pagavano, dando il via ad un'altro round di distruzione.
La Quarta Guerra Corporativa distrusse molte delle civiltà come noi le conosciamo.
Molte zone erano costellate dai crateri ancora fiammegianti dalle esplosioni nucleari che li avevano creati; altre soffrivano per la devastazione degli attacchi biologici e nanotecnologici lanciati dalle fazioni rivali.

Alla fine arrivò l'ultimo colpo.

Il DataKrash
Iniziò in modo impercettibile, con piccoli cambiamenti nei database: file persi, righe scambiate nel codice macchina. Presto però esplose in un incendio planetario, spostando dati in modo casuale, cancellando e riscrivendo informazioni, distruggendo o alterando tutto ciò che toccava.
Fu il DataKrash: un virus, una piaga che strappò il cuore della rete informatica globale. Creato da un netrunner brillante e pazzo (il più grande degli hacker, Rache Bartmoss), in una notte il DataKrash invalidò struttura informatica che rendeva vivi i coverni e le Megacorp. Incapaci di memorizzare, organizzare e persino controllare economia e denaro (gli USA passarono da un bilancio in attivo alla bancarotta nel giro di minuti), le vere fondamenta dell'Era Informatica collassarono tra le macerie delle città già in rovina.

Conseguenze
Ma la gente, a differenza delle istituzioni, sopravvisse.
I superstiti, spesso guidati dai Cyberpunk, uscirono dalle macerie e iniziarono a ricostruire la proprio vita. Senza le Megacorp a manovrarli e governi a controllarli, i resti dell'umanità crearono il loro proprio sistema di informazioni e scambi. Non credendo più nella rete mondiale crearono i DataPool, una "infra-rete" organizzata intorno a comuni interessi. Rifiutando l'etica della mono-cultura delle Megacorp ("Tutti mangiano da McDonalds, tutti guradano i film di Hollywood"), l'umanità si divise in dozzine di nuove culture, ognuna con il prorpio credo, le proprie regole sociali e persino il proprio calendario.

Così avvenne la diaspora, la divisione dell'America in nuove tribù, ognuna guidata a suo modo.

E cosa ne fu delle Megacorp? Molte ormai in bancarotta, sempre più devastate da omicidi, guerre e perfidi piani; le corporazioni avevano combattuto per sopravvivere e trovare uno scopo in un mondo che non era più di loro prorpietà. Cercando di riguadagnare il potere che avevano perso, divennero le NeoCorp: maestre dell'eversione e del tradimento, sempre alla ricerca del fatale elemento di debolezza che potrebbe far cadere il nuovo ordine.
C'erano infine i Cyberpunk. La guerra contro le corporazioni era stata vinta al prezzo di rendere i veterani delle strde più duri che mai. Mentre qualche individua aveva lasciato la città per ricolonizzare villaggi e paesi a lungo deserti, la grande maggioranza rimase nei complessi urbani.
Con la nanotecnologia, la cibernetica e le tecniche rubate dai laboratori di ricerca delle Megacorp, coloro che si erano autodefiniti Edgerunner avevano ricostruito e ampliato le città, portandole verso lo spazio in colonne multi-livello e spingendole verso il basso in caverne sotteranee. Emersero così due enormi megalopoli: una era BosWash dalle rovine di NewYork, Boston e Washington, l'altra era Night City nata dlla fusione di San Francisco, Los Angeles, San Diego e, naturalmente, Night City.
Gli Edgerunnersono noti per il loro rispetto nei confronti degli altri gruppi; sono veterani del combattimento e attentia ciò che accade ai margini, visto che riescono a fronteggiare la cultura della strada delle megalopoli e sopravvivere. Se esiste una Casablanca nell'era post-corporativa, questa si trova nella distesa di Night City, dove la gente viene a fare i propri affari e cercare fortuna. Gli Edgerunner costruiti di metallo vivono spalla a spalla con scintillanti uomini-robot, con i ragazzi-panzer, con gli uomini-balena geneticamente potenziati, con i navigatori, con i tecnologici mechanauti, con i mafiosi delle corporazioni, con i deltajokes e con gli enigmatici fantasmi del passato.
La lezione che portarono in questo luogo fu dura e indimenticabile - si tenevano d'occhio l'un l'altro ma riuscirono a creare un futuro insieme.

E questo ci porta ad oggi. Qui, ora, in questo preciso momento. Dalle ceneri di un'era all'alba di un'altra. Ci sono milioni di modi per modellare il futuro uno di questi è il vostro.

Chi siete (o meglio dovreste essere):

Hanako Arasaka

Figlia del fondatore della famosissima Megacorp (ora distrutta) ARASAKA cioè Saburo Arasaka.
Concepita quando Saburo aveva 80 anni è la figlia minore nata dalla terza e ultima moglie di Saburo, Michiko, che morì poco dopo averla data alla luce, a causa di complicazioni seguite al parto.
Saburo affascinato dall'incredibile bellezza e dolcezza di carattere dell'allora piccola, decise di allevarla personalmente in un ambiente protetto.
Hanako ricevette la sua istruzione nella fortezza Arasaka da tutori fidati.
La Quarta guerra ha segnato molto profondamente la dolce ragazza rendendola più cinica e risoluta.
La morte del padre e il successivo annientamento ha fatto scappare la ragazza nella nuova Night City in cerca di avventura e riscatto personale.
A Night City si trova subito in sintonia con gli Edgerunner e grazie all'istruzione ricevuta con armi da taglio (monokatana) sa farsi rispettare molto bene! LETALE!

Continua...

Lomimir ha scritto:
Molto toccante ma mi pare nessuno abbia tirato in ballo temi così alti!

E invece no. Per quanto un pò alla rinfusa, molto di ciò che ho detto sta per essere tirato in ballo in questi giorni.
Vuoi un esempio pratico sul discorso "gente che mi piace, gente che non mi piace, maggioranza di gente che mi / non mi piace?"

Eccotelo:

Supponiamo che Mikko insista con sta cosa del Cyberpunk. Supponiamo che a me, al Beppo e al Re vada di giocare (maggioranza del gruppo attuale). Supponiamo che Mikko, così come sembra, abbia piacere di riavere Max al tavolo di gioco.

Cosa otteniamo?

Ci si troverà a giocare dal Max, senza Luca (visto quanto detto finora nel gruppo). O sbaglio?
Tutto questo si incastra perfettamente con quello di cui ho parlato. Supponiamo di non avere altre serate a disposizione per giocare Cyberpunk "tra noi" (uno dei punti del mio discorso). A questo punto, Luk ha le seguenti possibilità:
- Non viene a giocare, ci costringe quindi ad una di quelle "scelte di amicizia" di cui parlavo. Saremo costretti a dire "stiamo con Luca", quindi niente Max e niente Cyberpunk, oppure "andiamo dal Max" e finchè giochiamo a Cyberpunk lui non viene (e tu, Ale?)
- Viene a giocare, sempre per il discorso che facevo, ovvero cerca di mediare quello che pensa, o lo espone e si chiarisce con Max, e lo fa sia perchè vuole giocare, sia perchè vuole rimanere fra amici (naturalmente la scelta di giocare a casa del Max è più legata ad un fattore logistico, ovvero spazi più grandi ecc.)

Direi che questa è una cosa da affrontare, ed io la avevo già messa sul piatto indirettamente col mio post precedente.

Si è decisamente un'argomento da trattare.
Io comunque rimango con i miei criteri e sono avverso a tutto quello che può abbassare la qualità delle mie serate, al di là dei fattori socio/affettivi, sempre premesso che la decisione della collettività è da rispettare.
Qualora si arrivasse a giocare a Cyberpunk a casa di Massimo con Massimo e Sara, cosa strana visto che il gruppo ha già manifestato un parere riguardo alla cosa, io giocherò a Cyberpunk cercando di divertirmi malgrado sia ben cosciente di cosa ci aspetti in termini di condotta da parte di Massimo e Sara, oltre a questo mi preme aggiungere che con la loro presenza la mia attività di master cesserà.
Ribadisco per chiarezza, non si tratta da parte mia di questioni di simpatia e antipatia, Massimo e Sara mi mettono anche di un certo buonumore, ma penso sia palese a tutti che la loro presenza o assenza ha cambiato e presumibilmente cambierà la qualità delle serate.
Qualsiasi sia la decisione poi io seguirò amabilmente il flusso.
L'avevo detto che sono pragmatico in queste cose?

Questo è davvero un discorso importante. Ed è importante perchè non ha soluzioni "facili", proprio perchè ciascuno di noi è diverso nel rapporto con gli altri e nel rapporto col GdR.
Io nel rientro di Max e Sara (che però immagino sia solo per Cyberpunk), ovviamente non ci vedo nulla di male, anche se il Max me lo ricordo abbastanza "cazzaro" al tavolo di gioco, e questo non è il male assoluto. Diciamo che siete agli opposti, come concezione di gioco, e gli altri chi più chi meno sono "nel mezzo". Può essere che qualcuno si diverta di più con lui, qualcuno di più con te ecc. ecc. soliti discorsi (per quanto anch'io ogni tanto da master abbia detto al Max "sicuro di sta cosa? Non mi sembra il massimo da fare...", così come l'ho detto ad altri per altri motivi)

Io ho solo un limite che ritengo davvero importante: quando si è in troppi si gioca male.
Putroppo una compagnia di amici che gioca di ruolo difficilmente supera le 5 - 6 unità al tavolo, a meno che non sia un gioco abbastanza alla HeroQuest, che allora si fan soprattutto combattimenti, e anche quelli ovviamente si allungano.
Quando noi di Lonigo ci siamo "tutti", secondo me siamo già al limite, e anch'io avrei difficoltà a gestire 7 giocatori, più che altro quando ciascuno vuole fare una cosa diversa, o si divide il gruppo in luoghi / compiti diversi. E ci vogliono giocatori che riescano a "reggere" anche una sessione senza praticamente far nulla come personaggi, tutt'al più parlando agli altri giocatori del da farsi, perchè il loro turno potrebbe non arrivare facilmente.

Quindi, parlando a ruota libera, come sempre, potremmo istituire dei "periodi" dedicati ad un gioco, come già facciamo ora, e potrebbe essere che per quel gioco alcuni di noi non vogliano / possano partecipare... Una sorta di numero chiuso...
Oppure se il Max dice "vengo solo x un pò, per Cyberpunk", e Mikko è disposto a gestire questa bolgia di gente, allora ovvio che si può fare.